poesie

La luna nuova

Giorgio-De-Chirico

La luna nuova.

Anch’ella la guarda

da un’altra porta.                               

                                     Jorge Luis Borges (Diciassette haiku) 


 Uno stupendo haiku da quel wannabe jappo di Borges. Famoso per aver scritto di sogni contenuti in altri sogni a loro volta sogni di altri sogni (ecc. ecc.) i suoi componimenti poetici sono caratterizzati spesso dal paradigma chiamato “scherzavo!“, conosciuto e praticato segretamente nei giardini delle scuole medie di tutto il mondo.

PARADIGMA

“Ora ti svelerò un segreto, ma non devi dirlo a nessuno”

“Dimmi Louis sono tutt’orecchie, sai che non spiccicherò parola fino alle vacanze estive”

Scherzavo! Non c’è nessun segreto. Ci caschi sempre eh”

 ESEMPIO PRATICO

Qualcosa mi han detto
la sera e la montagna.
Ma l’ho perduto.

Come si vede tutti i passaggi  del suddetto paradigma sono stati rispettati. Entriamo ora in un sogno di Borges:

 

 

Si notino la location e le inquadrature prese di peso da un quadro di De Chirico. Arbasino, che ci appare come l’intervistatore, nella realtà è solo una delle tante vocine che Borges sente nella sua testa e la tratta come tale. Nella mezz’oretta di flusso onirico il poeta spala merda un po’ su tutto e tutti, con nonchalance. Specialmente Ezra Pound e Thomas Stearns Eliot ne escono malconci. A proposito dei due incompresi: anni fa durante una oscura lezione ad un circolo di letterati anonimi, Marco Ongaro (sempre sia lodato) seguace del correlativo oggettivo più spinto, ci espose la teoria della premonizione dell’atto poetico prendendo come esempio i due. Mo ve la spiego. Eliot nella dedica iniziale contenuta nella sua opera “La terra desolata” avrebbe predetto la prigionia di Pound per mano degli americani e il conseguente soggiorno in manicomio. La dedica recita “Al miglior fabbro” (riferendosi ad Ezra) ed è presa da un canto del “Purgatorio” di Dante: se lo leggete vi renderete conto che si, tutto combacia. Alla fine della seconda guerra mondiale infatti il poeta fu rinchiuso dagli esportatori di democrazia in una gabbia all’interno di un campo di prigionia. Esposto alle intemperie e alle battutine offensive. Il dubbio che mi rimane è che Eliot abbia portato semplicemente sfiga. E probabilmente Borges sarebbe d’accordo con me.

Nota tecnologica: se siete interessati alla nuova frontiera degli Haiku vi consiglio Times haiku: un tumblr con un software che crea haiku ricavati da articoli di giornale del New York Times. Un algoritmo alla base di tutto: per gli studenti di Lettere si prevedono tempi bui.

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